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Il globo terracqueo restaurato |
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Il cartiglio |
Come negli anni precedenti, anche nel triennio
2012-2015 continua l’impegno dell’Associazione volto alla tutela e alla
valorizzazione del patrimonio culturale presente sul nostro territorio
attraverso il restauro di un Bene che appartiene a tutti noi. Il manufatto
oggetto di interesse, che si vuole salvaguardare dagli effetti dannosi
imputabili sia al deterioramento artificiale legato all’ambiente di
conservazione sia a quello naturale dei materiali costituenti, è il Globo
terracqueo(dimensioni cm. 178x108x108 ca., diametro cm. 80 ca.) ubicato
nella Sala della Giunta del Comune di Savona. Un punto di partenza per gli
studi che sono stati intrapresi al fine di ricostruire le vicende
storico-artistiche che hanno coinvolto questo Bene è il cartiglio presente sulla
sfera cartacea e riportato in fotografia che reca la seguente iscrizione:Globo
Terracqueo illustrato, presentante la descrizione geografica delle parti
conosciute della Terra, indicante l’epoca delle grandi scoperte, il nome dei
navigli, il corso dei battelli a vapore, la durata dei tragitti ecc. ecc.
eseguito con pennello ad olio, da Giovanni Antonj, Pordenone 1856; tuttavia
l’assetto geografico riportato sulla sfera si riferisce al mondo conosciuto
come si presentava nel 1851. Lo stato di conservazione del Globo non sembra
essere preoccupante, tuttavia si notano lesioni da sfregamento lungo la linea
dell’equatore a causa dell’abbattimento della sfera sulla struttura lignea che
la sostiene, depositi di polvere soprattutto sulla calotta boreale, lacune più
o meno profonde che interessano parzialmente o interamente la stratigrafia dei
materiali, tracce della presenza di attacchi xilofagi che nel tempo hanno
indebolito le parti in legno. Piuttosto raro e raffinato nel suo genere,
soprattutto sul territorio ligure, il Globo verrà sottoposto ad un intervento
di restauro che consentirà di mettere in sicurezza la struttura lignea di
supporto e di migliorare la lettura della sua superficie, ma soprattutto
rappresenterà un momento di studio e di approfondimento sulla tecnica esecutiva
utilizzata poiché ad un’osservazione oculare, oltre alle parti dipinte ad olio,
sembrano coesistere porzioni realizzate con altri procedimenti ancora da
indagare e da classificare con precisione. (Rosaria Avagliano)
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